ha lo scopo di indagare le cause alla base di specifiche alterazioni ematochimiche e/o cliniche, impostando un percorso diagnostico e terapeutico.
viene richiesta su indicazione del medico curante a fronte di particolari alterazioni degli esami del sangue o per presenza di sintomi o disturbi che orientano verso un problema ematologico.
Fasi della Consulenza Ematologica
Anamnesi, cioè la raccolta della storia medica del paziente e della sua famiglia, focalizzando l’attenzione sui sintomi o, comunque, sul problema che ha portato il paziente a consultare l’ematologo.
esame obiettivo, ossia una visita medica volta a ricercare eventuali segni legati al problema in corso, da monitorare nel tempo.
Richiesta di esami del sangue più approfonditi e/o eventuali esami strumentali per permettere il miglior inquadramento sia a scopo diagnostico che di monitoraggio.
Con la visita ematologica lo specialista può diagnosticare
anomalie dei globuli rossi (difetti congeniti e acquisiti della serie rossa)
malattie congenite e acquisite della coagulazione che comportano tendenza all’emorragia o alla trombosi
citopenie periferiche dovute a patologie immunoematologiche
malattie oncoematologiche: linfomi di Hodgkin e non Hodgkin; mieloma multiplo; leucemie acute e croniche
malattie mieloproliferative croniche:policitemia vera, mielofibrosi e trombocitemia essenziale
malattie ematologiche dell’anziano, come mielodisplasie o malattie linfoproliferative a bassa malignità.
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